OSCAR BARILE
Se esiste un “prototipo” dell’uomo di Langa, un esempio concreto del langhetto contadino “scarpe grosse e cervello fino”, il luogo dove trovarlo è sicuramente Sinio, un incantevole paese situato a metà tra le dolci colline della Bassa Langa e quelle più aspre e selvagge dell’Alta Langa.
Oscar Barile, il Fautor Langae 2009, vive da sempre su queste colline battute dal vento e lavora da più di trent’anni nel municipio di Sinio.
La sua grande passione è il teatro ma prima di conoscerlo come autore, regista e anche attore il nostro pubblico lo ricorda ospite di Mike Bongiorno in quei memorabili quiz che allietavano le fredde serate invernali degli anni ’70 e ’80.
Oscar Barile, da campione anche come concorrente televisivo, aveva già contribuito a far conoscere le Langhe in quelle seguitissime trasmissioni condotte dal decano dei presentatori italiani.
Il resto l’ha fatto con il teatro e, in particolare, nel 1981, con la fondazione della Compagnia del Nostro Teatro di Sinio.
Erano solo quattro coraggiosi appassionati di commedia dialettale a cui nel tempo si sono aggiunti altri attori dilettanti, fino a formare in un avvicendamento continuo una compagnia prestigiosa, tra le più apprezzate e preparate del panorama teatrale piemontese.
Barile e i suoi attori hanno riscoperto il glorioso teatro piemontese della seconda metà dell’800, ne hanno rivisitato le opere e le hanno rappresentate nelle piazze e nei teatri di Piemonte e Liguria (oltre 1300 spettacoli) ottenendo grandi successi di immagine e di pubblico e aggiudicandosi premi e riconoscimenti in diverse occasioni.
Ma per Barile il teatro non è solo spettacolo. E’ soprattutto cultura. Nel 1985 si procede al restauro della sala teatrale di Sinio, situata nella Chiesa della Confraternita dei Battuti. Nasce il Nostro Teatro, una sala da un centinaio di posti che diventa la sede della Compagnia, la scuola per gli attori, il palcoscenico per le rassegne organizzate nel piccolo ma attivissimo paese di Langa, diventato, grazie a Oscar, la capitale piemontese del teatro.
L’Associazione “Nostro Teatro” gestisce teatro e biblioteca. Inoltre, è anche editrice (sono diversi i libri di poesia e narrativa pubblicati) e ogni anno organizza, in collaborazione con l’Arvangia di Alba, il premio dedicato alla poetessa dialettale Carmelina Brovia e alle sue sorelle.
Inoltre, accanto al teatro piemontese, è nata anche una sezione della compagnia che si cimenta con testi in italiano (Cechov, Campanile, Calvino, Feydeau).
Insomma, in tempi come questi, durante i quali anche la cultura è oggetto di truffe, speculazioni, malversazioni, premiare personaggi genuini come Oscar Barile è un grande onore, per tutti: la Confraternita della nocciola “tonda gentile di Langa”, Cortemilia e i suoi cittadini.
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FERRERO SPA
Non è facile sintetizzare in poche righe la storia di un’azienda che in sessant’anni ha contribuito in modo determinante all’economia della nostra Langa. Non è facile quando questa storia è un vero e proprio romanzo e ha come protagonista una famiglia, che ha portato l’industria dolciaria italiana ai primi posti nel mondo. La storia della Ferrero S.p.A. nasce nel 1942 ad Alba, dove Pietro Ferrero, originario di Farigliano, con l’inseparabile moglie Piera Cillario, apre un laboratorio per dolci.
Pietro Ferrero è un “langhetto” geniale; inventa la Pasta Gianduia che è apprezzata e richiesta tanto da dover trasformare la produzione da artigianale a industriale. Nasce l’Azienda Ferrero, a conduzione familiare. Pietro è il produttore, Giovanni, il fratello minore, si occupa della commercializzazione. Il ‘48 e il ‘49 sono due anni difficili: prima l’alluvione che allaga lo stabilimento, poi la prematura scomparsa di Pietro, il fondatore. E’ dura ma si riparte. Nel 1950 il fratello Giovanni diventa socio della s.n.c. P. Ferrero & C. di Cillario Piera vedova Ferrero e Ferrero Michele, il figlio di Pietro. Michele diventerà il protagonista della crescita del gruppo. Nel 1957, si assume tutta la responsabilità dell’azienda. Nascono stabilimenti in Germania, a Pozzuolo Martesana, nel milanese, e ad Avellino. Il ‘64 è l’anno del fenomeno Nutella, un successo straordinario, un marchio mondiale. Gli anni ’60 sono anche quelli della linea Kinder. Dal 1970 al 1980, la Ferrero approda in televisione con Carosello. E’ il periodo del Gigante Amico. Nel ‘83 nasce la Fondazione Ferrero, dall’idea di Michele e della moglie Maria Franca con scopo di mantenere saldi i legami tra l’Azienda e i dipendenti.
La Fondazione, nel ’91, viene riconosciuta come ente morale. Nel ‘97 la guida passa ai figli di Michele, Pietro e Giovanni. Nel frattempo aumentano fatturato, dipendenti e stabilimenti. Oggi i numeri della Ferrero sono straordinari: 38 società, 14 stabilimenti, oltre 21.600 dipendenti, fatturato 2007/08 di 6.214 milioni di euro, in crescita dell’8,2%.
Dei giorni scorsi la notizia che la Ferrero S.p.A. è l’azienda con la migliore reputazione al mondo, davanti a colossi come Ikea e Johnson & Johnson. Il premio, conferito dal Reputation Institute di New York, è stato ritirato ad Amsterdam dai fratelli Pietro e Giovanni Ferrero.
Il nostro Premio, “Fautor Langae”, è molto meno importante e prestigioso, ma vuole rimarcare ancora una volta quanto questa grande azienda di Alba ha fatto per la Langa e i suoi abitanti, contribuendo allo sviluppo socio-economico del territorio e a favorire la coltivazione del nocciolo su queste colline.