Per manifestare pubblicamente il loro impegno Confratelli e Consorelle si vestono con le insegne dette anche paludamenti (mantella, stemma, collare che sostiene la medaglia e distintivo).
La mantella trae le sue origini dalle antiche tuniche di lino delle Confraternite religiose che richiamavano le vesti di penitenza di biblica memoria. L’abito confraternale fin da allora divenne uno dei principali simboli identificativi, tipici e caratterizzanti e lo é tuttora. La mantella, i suoi profondi significati, il suo uso e i riti della sua vestizione, sono tuttora validi e coessenziali tra loro ma non basta la mantella per fare la Confraternita, così come una Confraternita senza abito non può dire di essere rivestita di qualcosa, sia in senso lato sia in modo specifico. La mantella é un richiamo, ricorda la veste del Battesimo e quindi la dignità sacra di ogni battezzato e il compito che la Confraternita gli dà mandato ufficiale di compiere e, soprattutto, rappresenta l’annullamento della differenza di classe sociale (sono accomunati il ricco col povero, l’istruito col meno colto…).
Applicato alla mantella, sul lato del cuore, è presente uno stemma detto “impronta”, con l’effigie della Confraternita, lo stemma, il “signum”, ossia il sigillo. Stemma e mantella, servono ad indicare e permettono di riconoscere un certo tipo di Confraternita, il suo servizio ed i legami che esistono e che vanno utilmente intrattenuti e rispettati da tutti i Confratelli.
Vi è poi il collare con appesa la medaglia. Tra il XIII e XIV secolo a Cortemilia operò una Zecca, che su ordine dei Marchesi del Carretto coniò diverse monete. Esse circolavano ed avevano valore solo nella zona cortemiliese ma, in seguito Manfredo II, Marchese di Saluzzo, equivalendola come valore ai denari genovesi ed ai fiorini astigiani, ne fece una moneta che poteva circolare liberamente in gran parte del Piemonte, della Liguria e dell’attuale Provenza. La nostra medaglia è appunto la riproduzione del Marchesano di Oddone del Carretto dove nell’ante verso si legge “DE CORTEMILIA” e nel retro verso si legge “ODONUS MAR” e “CHIO“.
A corredo dei paludamenti ogni membro della Confraternita ha un piccolo distintivo che applica sul collare o mette nelle circostanze in cui non si indossa la mantella. Inoltre, ogni Confratello è fornito di alcuni distintivi che servono ad essere scambiati coi membri di altre Confraternite durante gli incontri che ognuna organizza come propria festa annuale.
Le insegne vengono consegnate ad ogni nuovo confratello dal Gran Maestro nel giorno della sua intronizzazione (ingresso in Confraternita) con cerimonia ufficiale che in genere si celebra l’ultima domenica di settembre di ogni anno.