(Testo Livio Bramardi – Foto Giacomo Berrino)
Capita nella vita di tutti i giorni di essere tra gli ultimi e poi, per un colpo di fortuna, di essere tra i primi.
Questa in sintesi è la vicenda dei Ciapinabò in vernacolo, in italiano Topinanbur, nome scientifico Helianthus Tuberosus. Insomma, è quel tubero che da una bella fioritura di fiori gialli in autunno in special modo in riva ai fiumi o nei terreni abbandonati, è oggi assurto a leccornia in cucina e coltivato in grandi appezzamenti.
Nei negozi viene venduto bene ed il suo prezzo è quattro volte il costo della patata. La confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa con gli amici canterini “Cui da Ribote” anche loro provenienti da Cortemilia, sabato 12 ottobre 2013 hanno partecipato alla 22° “Sagra dei Ciapinabò” a Carignano in provincia di Torino. Con i loro canti hanno coinvolto tutti i partecipanti ed anche altri gruppi musicali. Oltre al bel canto tutti hanno potuto degustare i prodotti tipici dell’Alta Langa a base di nocciole. Grande successo poi le nocciole al ghiaccio con cioccolato e peperoncino specialità del confratello Antonio Patrone. Vera prelibatezza i ciapinabò tagliati sottilissimi, infarinati con farina di riso e fritti. Molto meglio delle solite patatine. Prossimamente sul nostro sito suggeriremo una ricetta lanciata trent’anni fa dal grande cuoco Carlo Arpino ed oggi riproposta da tutti gli chef stellati della zona.
Un piccolo vanto: il presidente della proloco di Carignano, impressionato dalla sana e coinvolgente allegria del gruppo della Confraternita e da Cui da Ribote, ha già scritturato entrambi per l’edizione del 2014.