(di Marcello Marascio)
Domenica 13 ottobre 2013 si é svolto il 22° Capitolo Magistrale della Confrerie des Chavaliers de l’Aiet nella cittadina di Trets (dip. Bouches du Rhone) vicino a Aix en Provence.
La Confraternita ha lo scopo di onorare la pianta dell’aglio.
Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ad esempio come ingrediente per salse come pesto, aioli, tzatziki, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.
L’odore caratteristico dell’aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’alliina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile.
L’aglio sarebbe apparentemente originario dell’Asia Centrale o dell’India del Nord. Cinquemila anni fa, il popolo dei Sumeri lo coltivava già apprezzando le sue virtù terapeutiche.
Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontano i vampiri portandone un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei parassiti e conseguentemente l’aglio avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Una famosissima cantilena napoletana recita: “Agli e fravagli fattura che non quagli. Corna e bicorne capa ‘alice e capa d’aglio…”.
Per coltivare l’aglio, bisogna prima dividerlo in spicchi uguali e poi piantarli uno a uno con la punta dello spicchio rivolta verso l’alto, cosa che stanno già facendo i nostri Confratelli Carlo Minetto e Gianni Viglietti in quel di Gorrino con ottimi risultati.
Con la sfilata, la Messa, la visita del castello e le intronizzazioni, il Capitolo si è concluso con il tradizionale pranzo a base di prodotti locali e di vini del Pays d’Aix.