(di Luigi Paleari)
La Confraternita Enogatronomica delle Terre d’Abruzzo ha organizzato a L’Aquila il XXXVII capitolo intitolato “Ritroviamoci all’Aquila”, dal 28 al 30 novembre.
Il ricchissimo programma ci ha dato la possibilità di conoscere nuove realtà nel campo delle confraternite e visitare luoghi, per molti sconosciuti, come Fonte Cerreto, ai piedi del Gran Sasso. Abbiamo visto l’altopiano di Navelli, località celebre per lo zafferano ma anche per ceci e lenticchie (che abbiamo degustato abbondantemente in compagnia del sindaco e di altre autorità locali).
Decisamente bella l’escursione all’Aquila, al tempo stesso triste ed emozionante, specialmente quando ci siamo addentrati nella zona rossa. Lì, ho visto molti confratelli, me compreso, con le lacrime agli occhi. Chi, come me, ha avuto la fortuna di visitare la città prima del terremoto, porta nel cuore un ricordo speciale e vedere di persona tanta distruzione e ripensare a tante sofferenze è un’esperienza davvero toccante.
Abbiamo avuto la possibilità di visitare la chiesa di Santa Maria di Collemaggio e la fontana delle 99 cannelle dove abbiamo anche scattato qualche foto di gruppo.
Gli amici abruzzesi non ci hanno fatto mancare niente: cena di benvenuto con piatti tipici stre-pi-to-si, cena di gala, pranzo in agriturismo e indimenticabile convegno con introduzione del chiar.mo Prof Ernesto Di Renzo, antropologo dell’Università di Tor Vergata, con tema “La cucina regionale”.C’è stata poi la celebrazione del gemellaggio con la nostra confraternita alla quale erano presenti anche i nostri compagni di viaggio dell’Associazione Enogastronomica Vercellese “Quelli Del Lunedi”,
Abbiamo anche fatto tappa anche al salumificio De Paulis di Paganica, Azienda Collerotondo e Torrone Fratelli Nurzia.
Grazie di cuore a tutti i confratelli e consorelle abruzzesi che, con una sincera ospitalità, ci hanno permesso di vivere un fine settimana all’insegna di amicizia e fratellanza. Inutile dire che li attendiamo appena possibile per ricambiare il gemellaggio.