(di Maria Teresa Corneri)
Vercelli, domenica, 17 maggio 2015.
Questa mattina ci siamo ritrovati tutti presso la pasticceria storica “Taverna e Tarnuzzer” sulla piazza centrale di questa bella città e qui ci è stata offerta un’ottima prima colazione con fragranti brioches ripiene, buonissime! Un gran bel modo di iniziare questa, già estiva, giornata conviviale ritrovando Confratelli e Consorelle già incontrati e facendo la conoscenza di nuovi e simpatici intervenuti. Lo scopo delle nostre riunioni non si limita a nutrire solo il fisico e quindi abbiamo proceduto a nutrire anche lo spirito con una visita guidata alla Sinagoga risalente al 1740. La guida che ci ha accompagnato ci ha raccontato la storia di quel quartiere-ghetto, riservato agli Ebrei, che, alla sera, veniva addirittura chiuso e isolato dal resto della città. Oggi, a Vercelli, c’è rimasto un solo ebreo ormai ottuagenario e quindi non si svolgono più le funzioni anche perchè le loro regole prevedono che il numero minimo dei partecipanti debba essere composto da almeno 10 fedeli. All’ingresso, agli uomini, è stata fornita la kippah per coprirsi il capo. La funzione di questo zucchetto è quella di ricordare a chi la indossa che è sottomesso alla (simbolica) mano di Dio che li invita a mantenere un atteggiamento di umiltà. L’interno della sinagoga è stranamente strutturato come una chiesa cattolica: ci sono tre navate con i banchi con cassetti, ad uso personale, in quella centrale. Sul fondo, dietro ad una sorta di altare, vi è una preziosa porta-tabernacolo, bagnata d’oro, dotata di formelle a sbalzo che riportano i simboli della religione: qui è custodita la Torah, Nel tempio si trova un pulpito in legno scolpito e, al piano alto, sul portale, vi è anche un antico organo. Purtroppo non è consentito prendere foto all’interno. Dopo esserci accomodati nei banchi, la guida, molto disponibile e preparata, ci ha dato parecchie informazioni relative alle regole e alle usanze, anche alimentari, adottate dai praticanti. La visita è stata davvero molto interessante, ricca di spunti di riflessione e anche di comparazioni nei confronti di altre religioni, da quella cattolica a quella islamica.
All’uscita, dopo qualche foto di rito, c’è stato un secondo passaggio dalla pasticceria “Taverna e Tarnuzzer” per un ottimo aperitivo e a seguire ci siamo recati al ristorante “Borgoantico” a Borgovercelli e qui abbiamo gustato specialità locali molto buone: ma, tra tutte, spiccava, ovviamente, un’ottima panissa.
L’atmosfera è stata sempre molto simpatica e conviviale: si sono fatte o approfondite tante belle conoscenze, intanto, tra una portata e l’altra, c’è stata la chiamata delle Confraternite con i relativi scambi di doni. Anche oggi, come sempre, il nostro Gran Maestro, che, per l’occasione, indossava il collare della FICE, si è distinto nell’orchestrare in maniera perfetta e molto amichevole, tutta la manifestazione e, da quello che ho sentito, sono davvero in molti ad invidiarcelo!