Di sè ha sempre detto di essere un piccolo sindaco scherzando sulla sua statura ma per Cortemilia è stato il sindaco per eccellenza. La prima edizione del premio “Un Cortemiliese D.O.C.”, ideato e organizzato dalla Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa, non poteva che fornire la giusta riconoscenza ad un uomo che ha dedicato molti anni della sua vita a Cortemilia: Carlo Dotta, il maestro, il sindaco.
Nato nel 1922 e conseguito il diploma all’Istituto Magistrale di Alba, parte per la guerra. Nel ‘43 viene rinchiuso nei campi di concentramento in Germania dove rimane fino all’aprile del ’45. Le paure e le sofferenze della prigionia, le gioie della liberazione e del ritorno a Cortemilia sono raccontate nel libro “Ricordi di guerra e di prigionia dei due Dotta di Cortemilia”, scritto insieme al suo omonimo, anch’egli rinchiuso in un lager nazista. I primi anni di insegnamento lo vedono a Cravanzana, Bergolo, Torre Bormida, tutti paesi dell’Alta Langa. Nel 1949 sposa Argentina Berutti e nel 1951 nasce loro figlio, Carlomaria. Negli anni ’50 ottiene il trasferimento a Cortemilia e comincia la grande avventura sociale e politica. Fonda la Pro-Loco con Piero Delprato e,con lui nel 1952, inventa e organizza la prima Sagra della Nocciola; fonda il Moto Club e, negli anni ’60 diventa Presidente dell’Ospedale Santo Spirito che sta vivendo un momento difficile; si getta a capofitto nell’impresa di salvarlo e ce la fa grazie agli aiuti del Vescovo di Alba e ad una serie di iniziative benefiche. Nel 1964 diventa sindaco e lo rimane fino al 1980. Sono gli anni della grande crescita economica di Cortemilia, della promozione turistica e culturale e delle prime manifestazioni contro l’inquinamento. Carlo Dotta è il protagonista assoluto di queste iniziative; fonda il gruppo Avis e diventa Assessore della Comunità Montana Alta Langa sfiorando anche il seggio senatoriale nelle fila del partito del Presidente Saragat. Sarà un altro Presidente, Sandro Pertini, nel 1980, a conferirgli l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale, a cui seguirà nel 1982 il Premio Fedeltà all’Alta Langa con medaglia d’oro assegnatogli dal Comune di Bergolo e dalla Comunità montana Alta Langa. Tutte le imprese del “piccolo grande uomo” sono raccontate nel suo libro “Curtmija ed na vota, cun er so dialet”, un volume che narra anche le storie e i personaggi del nostro paese. Per tutto questo la Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa lo ringrazia.