(di Livio Bramardi e Cristina Sampiero)
La primavera ha finalmente messo giudizio e con le temperature siamo tornati alla normalità quindi, col cuore in pace possiamo parlare, in special modo chi abita in collina o nelle nostre montagne, di primule e tarassaco.
Nei boschi, infatti, macchie gialle indicano che le primule stanno sbocciando e il tarassaco, che in alcune zone si chiama anche girasole, sta crescendo ed è nel momento migliore per coglierlo, proprio prima che faccia capolino il bel fiore giallo. I miei amici e fornitori di verdure Daniele e Angelo Bonetto da diversi giorni hanno sul banco del mercato parecchi cesti di tarassaco; una vera opportunità per i pigri come me che trovano più comodo acquistarli dal verduriere di fiducia che piegare faticosamente la schiena e raccoglierli :-)).
Due ricettine veloci che per noi del luogo sono un semplice omaggio ai nostri nonni, veri buongustai di queste salutari erbe, mentre per gli “stranieri” una gradevole scoperta.
Lavate bene un bel mazzo di tarassaco e ponetelo in un’insalatiera.
Preparate un uovo sodo e una volta sgusciato tagliatelo a fettine sottili.
Gli appassionati di cucina certamente sanno che esiste anche un apposito strumento utile a questo scopo che costa poco ma…fa scena. Le fettine d’uovo vengono tagliate in un colpo solo perfettamente uguali tra loro e l’occhio, come dire, ha la sua parte :-)).
Adagiate le fettine nell’insalata, condite con sale, olio e, se gradito un goccino d’aceto.
Il vero gusto in tutta la sua semplicità.
Per i palati più fini è interessante anche la variante che sostituisce l’uovo sodo con un uovo in camicia. Anche qui la scena è assicurata…e non parliamo del gusto.
La seconda ricetta è leggermente più elaborata ma la base è la medesima, una bella insalata di tarassaco cui aggiungere una sapida frittata di primule preparata classicamente con un uovo salato e sbattuto a cui viene aggiunta una manciata di primule per poi friggere tutto in padella con olio extravergine ben caldo. Abbiate l’accortezza di non cuocere a lungo la frittata per evitare che le primule rinsecchiscano troppo. Appena l’uovo si rapprende e sta insieme, girate la frittata e appena possibile togliete dal fuoco.
Nel frattempo preparate una bagna cauda leggera: in un pentolino mettete 5 cucchiai di olio extravergine di oliva, unite due scalogni che sostituiscono l’aglio della bagna classica e una decina di filetti di acciuga dissalati. Lasciate cuocere a fuoco lento fino a quando le acciughe si saranno completamente sciolte.
A questo punto è tutto pronto per l’impiattamento: accompagnare la frittatina di primule intingendola nella bagna cauda “light” e poi per un bel colpo di scena fate un passaggio, tipo tuffo, nella granella di nocciola grossolana. L’insalatina di tarassaco, opportunamente condita, accompagna e rinfresca il tutto.
Buon appetito