C’erano proprio tutti il 10 Novembre 2011 a Cortemilia: gli Alpini della Sezione, i rappresentanti del Comune, l’Associazione del Museo dei terrazzamenti, i Confratelli della Confraternita della Nocciola, i borghigiani, il “BravOm” con la fida fisarmonica, la brace nello Scau (tipico essiccatoio cilindrico in pietra), quintali di castagne ad essiccare, il tocco magico di una nebbia che salendo dal fondo valle ovattava tutto ma, soprattutto, come d’incanto, ecco apparire decine di bimbi.
Le classi terze delle scuole dell’obbligo di Cortemilia e, con gli occhioni sgranati per la tanta gente, i bimbi della scuola dell’infanzia di Feisoglio e Cravanzana.
Il motivo di tante presenze era lo spettacolo della”battitura delle castagne” messe ad essiccare sul fuoco da decine di giorni. Dopo aver intonato una canzone propiziatrice e ascoltato le dotte spiegazioni di Checco Caffa, vero cultore delle tradizioni dell’Alta Langa, le castagne sono uscite a fiotti dall’essiccatoio e una volta passate nella macchina pulitrice sono apparse nelle bigonce, belle, bianche, pronte per essere esposte sulle bancarelle alla fiera di Santa Caterina.
Non sono mancate neppure le caldarroste, cotte dagli alpini nelle classiche pentole bucate appese ai trespoli e sul fuoco vivo e distribuite poi ai piccoli scolari.
Una bella giornata di festa e qualche momento di intensa commozione per gli anziani della borgata Doglio, che con la memoria sono tornati alle feste di tanti tanti anni fa quando, le castagne bianche da cuocere nel latte, erano l’alimento principale almeno fino a Pasqua.
…Bellissime foto che rappresentano delle tradizioni di tempi non molto lontani, ardui ma affascinanti, putroppo dimenticate dalla civiltà urbanizzata. Congratulazioni per il vostro meritevole lavoro di promozione degli usi e costumi del vostro stupendo territorio.
A presto!
Carla Pagnani