(di Marcello Marascio)
Domenica 25 gennaio 2015 si è svolto il Capitolo della Confrerie de l’Esprit du Vin a Roquebrune sur Argens nel dipartimento del Var, in occasione della celebrazione della Festa di Saint Vincent.
La Confraternita ha per scopo di promuovere i vini provenzali favorendo le conoscenze del vino per distinguere gli aromi, il corpo ed altre sottigliezze specifiche.
San Vincenzo è designato Patrono dei vignaioli e viene rappresentato con in mano un grappolo d’uva e un falcetto. Vincenzo nasce nel III° secolo a Huesca vicino a Saragozza da una famiglia nobile. Essendosi convertito alla fede cristiana, passò la sua vita al servizio dei poveri e allo sviluppo della nuova religione. Fu arrestato su ordine dell’Imperatore Diocleziano, e dopo essere stato orrendamente torturato, fu ucciso il 22 gennaio 304.
Perché San Vincenzo è il Patrono dei produttori di vino? Si dice che un giorno Vincenzo si fermò vicino ad una vigna per predicare ai vignaioli. Nello stesso tempo il suo asino, lasciato libero, brucò i giovani germogli delle viti. Alla raccolta successiva i piedi di vite che erano stati brucati furono ben più produttivi degli altri. L’asino fu il primo ad inventare la pratica della potatura della vite, fino ad allora sconosciuta. Si disse anche che una ruota in pietra di torchio a vino fu utilizzata per attaccare e torturare il Santo.
Dopo la S. Messa con corale, galoubet e suono d’organo, la statua del Santo è stata portata in corteo per le vie del paese, seguita da numerose Confraternite tra cui quella della Nocciola Tonda Gentile di Langa.